
Il palazzo dei consoli è il monumento più importante di Gubbio ed è anche il più maestoso. Al suo interno ci sono delle mostre e noi assistiamo a quella dei dinosauri. All'entrata ci avvertono che non possiamo utilizzare le macchinette fotografiche. Dodici euro in totale (tra la moglie giornalista che non paga, il bimbo che paga di meno, la tessera del touring che mi da una riduzione) e non possiamo fare neanche una foto ricordo.
La mostra comunque è interessante, anche se il prezzo mi sembra un po' esagerato. Devo dire che è stato interessante vedere i fossili di dinosauro ed i risultati degli studi di biomeccanica che hanno portato ad ipotizzare come potesse essere il movimento del t-rex.
Nella prima sala ci cono le riproduzioni degli scheletri di due grandi dinosauri. Il T-Rex e un altro più grande con il collo lungo di cui mi sfugge il nome. Da un lato, si può vedere quanto sia importante il collo per certi animali e come questo sia un capolavoro di ingegneria, visto che ogni vertebra si interseca perfettamente all'altra e insieme riescono a sostenere il peso della testa.
Continuiamo la visita e ci sono fossili, video e parecchio altro. Prima di uscire ci fanno passare nel negozio dove ci sono video, pupazzi e giocattoli. Per loro sfortuna Andrea non fa capricci, anche se vorrebbe un pupazzo, ma riusciamo a trascinarlo via senza problemi. Io continuo a pensare ai dodici euro dell'entrata, oltre al fatto che sono le 14 ed ho fame.

In giro per la città c'è il presepe. Sono dei manichini a grandezza naturale, intenti a fare ognuno una cosa diversa, chi vende la frutta, chi il pesce, il calzolaio, la madre col bimbo. Questi manichini, che sono davvero splendidi, affollano alcune vie della città e ci perdiamo davvero ad osservarli. Alcuni mi colpiscono molto per le loro espressioni, come quello in foto, che ha un viso così triste e malinconico.
Davvero complimenti agli abitanti di Gubbio che hanno impegnato le loro capacità, ma anche la loro bravura per realizzare questo presepe.
Su quasi ogni casa di questa parte di Gubbio c'è un brano del nuovo testamento. Ogni casa riporta la parola di Gesù. Anche io che ci credo poco, ma che i Vangeli li conosco, rimango a guardare e a leggere. Per inciso, non è che io non creda in Dio, anzi. Credo solo che non sia come me la raccontano i preti, tutto qui.

La prima cosa che abbiamo visto e che merita una menzione speciale è il teatro romano. Davvero molto bello a vedersi. Si erge su un bellissimo prato verde, molto ben tenuto. E' recintato ed è meglio così, perché fa venire voglia di entrarci e guardare ogni singolo sasso. Ci sarei rimasto tutta la giornata, lì dentro. Per fortuna era chiuso e perciò siamo passati oltre.

Questa è la fontana dei matti. Si dice che se ci giri intorno per ben tre volte di seguito, ti danno la patente da matto. Questo, però, non é un insulto perché la leggenda originale intendeva questo come un riconoscimento all'estro del personaggio in questione. Matto, perciò, in senso buono. Ometto di girare intorno e noto cme i negozi di souvenir e di ceramica che sono intorno alla fontana vendano tutti questa benedetta patente da matto.
Gubbio è una città bellissima, ma ci siamo ripromessi di tornarci perché c'è ancora parecchio da vedere. Un giorno ed una notte non sono risultati sufficienti.
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