sabato 31 luglio 2010

Marzamemi sott'acqua

Un bel bagno in acque limpide, un fondale scoglioso e ricco di vegetazione e bei pesci, per andare ad ammirare le bellezze sottomarine. Pesci che nuotano, pesci che scavano, pesci che camminano in comitiva. Di cose da vedere ce ne sono, qui sotto. E chi non ha la maschera non si accorge di nulla.
I pesci sono di tanti tipi, ci sono occhiate, triglie e alcuni di cui non conosco il nome, ma tutti hanno una grande confidenza con i piedono degli uomini o con le maschere e i tubi di coloro che, come me, si immergono a guardarli. Sembrano anche mettersi in posa, certe volte.
Vedo una triglia che scava e altri pesci intorno ad osservare. Un gruppo di cefali nuota insieme ondeggiante verso il largo e io mi chiedo se per caso non sono finito dentro a "alla ricerca di Nemo".
Vedo un riccio conficcato in uno scoglio, ma non né troverò altri. Vado alla ricerca di qualche polipo, ma di sicuro stanno dormendo perché l'orario non è adatto.
L'acqua è calda e uscire è un grande dispiacere. Ma ad un certo punto, anche lo stomaco ha bisogno del suo nutrimento.










venerdì 30 luglio 2010

Un piccolo gioiello in stile Malavoglia: Marzamemi

Marzamemi è una vecchia città di pescatori che sta in provincia di Siracusa. Il mare è bellissimo e la cittadina è davvero molto viva. Questo paese è tipicamente marinaro, ma intorno il mare ed il fondale sono qualcosa che vale la pena davvero ammirare. Benché pescando io non abbia preso nulla, di pesci ne ho comunque visti molti, anche grossi e soprattutto piuttosto vicini alla riva.









giovedì 29 luglio 2010

Pozzallo.... e sono di nuovo in piedi

Dopo una giornata pessima, che tralascerò di raccontare, ci svegliamo e ci alziamo. Il tempo è buono, non c'è troppo vento e si sta molto bene. Decidiamo di andare a farci il bagno e così preparo la maschera e la macchinetta fotografica.
A Pozzallo stiamo sostando all'area 'Il Giardino di Epicuro' che è molto carina e popolata, ma tranquilla. C'è l'accesso diretto al mare e i posti sono abbastanza grandi ed ombrati. A due passi c'è il paese e ci si arriva comodamente.

Il fondale qui è diverso, rispetto a quello di San Vito lo Capo. E', forse, più simile a quello di Marsala. Ci sono più scogli e vegetazione. Comunque, si possono ammirare molti e variopinti pesci.



martedì 27 luglio 2010

La scala dei turchi, a Porto Empedocle


Passando a piedi dalla costa, quando inizi a vederla è una vera emozione. La scala dei turchi è una scogliera costituita da un materiale calcareo, la Marna. Le sue forme sono molto dolci e bellissime.
Questo particolarissimo sito prende il nome dal fatto che, secondo le credenze popolari, i pirati turchi venivano qui a cercare riparo perché meno battuta dai venti.
La gente ci sale sopra per ammirare il panorama o semplicemente a prendere il sole. Lascio alle foto il resto del discorso.







lunedì 26 luglio 2010

Porto Empedocle.....

Porto Empedocle. Tanto vento, condizioni fisiche non ottimali. Un pò di febbre, dolori sparsi per me (secondo me, è lo stomaco). Gola rossa per Andrea.
Col tempo bello questa è una bellissima area, dotata di tutti i servizi, ad un km dalla scala dei turchi. Ci troviamo in viale mediterraneo, un pò fuori dall'abitato nell'area sosta Punta Piccola Park (23 euro a notte + 1 euro per ogni doccia calda).
La giornata, purtroppo, è tutta sbagliata.... domani febbre, non febbre, tempo, non tempo, vorrei riuscire a visitare la scala dei turchi. Ma spero, piuttosto, di non dover sostare qui oltre il previsto......
In tutto questo, l'uomo che si trova all'ingresso sta per andare in farmacia a prendermi la tachipirina. Anche in questo momento, la gente di Sicilia si rivela di un alto spessore umano.



Tipicità sicule: frutta martorana

Un'altra tipicità siciliana: la frutta martorana. Sembrano quasi frutti veri, ad occhio, ma poi scopri al primo morso che sono dei dolci stupefacenti. Molto dolci, pieni di zucchero. Neanche a dirlo, quelli che mangi qui hanno tutto un altro sapore, rispetto a quelli che puoi trovare "abusivamente" fuori dall'isola.



Una al giorno, non di più per me, perché il sapore è troppo forte. Però allietano il palato senza farsi pregare troppo. Imperdibili per chi viene in Sicilia.

Cane camperista

Un perfetto cane camperista, con educazione e rispetto degli altri, oltre ad impelare tutto il camper, si mette beato sulla porta a prendere un po' d'aria. Bisogna stare attenti che non se la prenda con nessun passante, perché la mia è un pastore maremmano e come tale, controllo e sorveglia.



Fuori dal camper e da casa, non sarà mai un cuor di leone, ma dentro è un'ottima guardiana e perfettamente avvezza a viaggiare.

domenica 25 luglio 2010

Selinunte

Quando si parla di Templi in Sicilia, si pensa subito alla valle dei Templi di Agrigento. Invece, ci sono dei posti altrettanto importanti, come Segesta e Selinunte. Quest'ultima copre un'area molto più vasta ed è stata una città incredibilmente ricca e potente. Prima sotto il dominio di Cartagine, poi sotto quello di Siracusa. Sotto l'influenza greca raggiunge il suo massimo splendore ed entra in guerra con Segesta per questioni territoriali. Cartagine, però, si schiera al fianco di questi ultimi e Annibale arriva e distrugge la città.
Selinunte risorge diverse volte, fino a che un terremoto la devasta. La leggenda vuole che al momento della morte di Gesù Cristo, si è scatenato questo forte terremoto e Selinunte ed i suoi templi sono crollati con lui.
Nel 1925-1927 alcune colonne del tempio C sono state rialzate, mentre intorno agli anni 50 è toccato al tempio E, che è l'unico che appare "intero".
La visita a questi templi è davvero unica, oltre all'importanza artistica, storica e ingenieristica, anche perché vi si può entrare e guardarli dall'interno. Per molti dei templi, questo significa arrampicarsi tra le macerie, ma anche questo ha un suo fascino. E mentre sei tra quei pezzi di colonna, quei macigni e quei capitelli, tutti in terra contro natura, ti ritrovi nel silenzio ad immaginare come doveva essere 2.500 anni fa......


Tempio C


Muro di Cinta dell'acropoli


Un capitello dorico del tempio G


Il tempio F


Colonna del tempio G


Tempio E


Tempio E


Tempio E


Tempio E

Marsala.... che sorpresa meravigliosa!

Marsala è una città che mi ha davvero sorpreso per la pulizia, la valorizzazione e per la gente e l'ospitalità. Abbiamo visitato con gusto il museo degli arazzi, risalenti al 1500, che davvero lasciano senza fiato (2,50 euro per la visita); il complesso di San Pietro ed il museo dei mille, in cui sono custoditi tutti i reperti dello sbarco dei mille (fucili, divise, pistole e tanto altro) (gratis); le cantine Florio (5 euro); il palazzo comunale, eccezionalmente aperto al pubblico (gratis); il duomo (gratis); il mercato del pesce, a cui ho già dedicato una pagina in questo blog. Arte e cultura, ma non solo. Come si può non provare l'enogastronomia locale? Assaggiare il marsala, la pasta con le sarde, il pane cunsatu, i cappidduzzi, il favoloso pesce locale.
Marsala è una città che abbiamo vissuto e respirato al cento percento. Un'esperienza incredibile....


Il meccanismo dell'orologio del comune


Il meccanismo dell'orologio del comune


Vista della città da sopra al tetto del comune


Piazza della Repubblica


Il Duomo


Il cine impero: architettura futuristica del fascismo


Porta Garibaldi


Cantine Florio


Un vicolo


Un altro vicolo


Una teca nel museo dei mille.


Pescatori che vendono il pesce in strada. E che pesce.....